"Il codice di comportamento di M5s (votato ieri dalla stragrande maggioranza degli iscritti) rappresenta una svolta garantista? Falso. E' un'altra bufala di giornali e tv". Si legge sul blog di Grillo. M5s, prosegue "garantisce ai cittadini che chi tra i suoi eletti non rispetta i principi a cui ha aderito come portavoce viene messo fuori dalla porta. Non aspettiamo il terzo grado di giudizio". "Già al primo grado - aggiunge - si prevede l'espulsione. Se nel Pd si applicasse lo stesso nostro Codice, non resterebbe quasi più nessuno".
IERI LA POLEMICA PER LA PROPOSTA-PROVOCAZIONE DI UNA GIURIA ANTI 'BALLE' DEI MEDIA
LA RISPOSTA A MENTANA - "Ieri Mentana si è risentito per il fatto che il logo del suo Tg fosse presente nell'immagine del post che denunciava le bufale dei media italiani. Non se la prenda direttore, è stato fatto per "par condicio" per non far sfigurare troppo i suoi colleghi". E' quanto si legge sul blog di Beppe Grillo in un post scrittum al comunicato "Il MoVimento 5 Stelle: una garanzia per i cittadini" dove si affronta il tema del codice di comportamento. "E inoltre - prosegue - si trattava di una denuncia politica per criticare il sistema mediatico nel suo complesso. Le auguriamo di continuare a fare informazione che sia rispettosa della verità e dei cittadini ancora a lungo".
Il direttore, con passo indietro Grillo cadono estremi querela - "So che gli amanti del sangue social vorrebbero che lo scontro andasse avanti fino alle estreme conseguenze, e del resto su Twitter sta proseguendo nei miei confronti il trattamento che potrete verificare, da parte di tanti pasdaran che forse non aspettavano altro. Ma la rettifica (chiamiamola così) del m5s fa obiettivamente venir meno gli estremi per un passo giudiziario". Lo scrive il direttore del TgLa7 Enrico Mentana su Facebook. "Mi sono mosso per difendere la reputazione del tg che dirigo da un'accusa grossolana e infamante per qualunque testata, e sicuramente del tutto fuori luogo per il Tgla7. Non me ne frega niente di 'fare il fenomeno'. Il mio campo è quello della libera e corretta informazione - conclude Mentana -, non quello delle gare tra forzuti della politica o del web".
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