In 400 hanno partecipato al sit in
sulla scalinata della Cassazione per protestare contro la
censura e gli arresti fatti in Turchia da Erdogan e sollecitare
il governo italiano a far sentire la sua voce per chiedere il
rispetto dei diritti e delle libertà civili. Nella folla di
toghe, c'era il primo presidente della Cassazione Giovanni
Canzio che ha chiesto un osservatorio permanente a tutela delle
persone arrestate tra le quali ci sono almeno 2700 giudici, il
Procuratore di Roma Giovanni Salvi e Giuseppe Giulietti della
Fnsi. "Vogliamo squarciare l'incredibile velo di silenzio che è
calato sulla Turchia", ha detto il pm Mario Palazzi - tra i
promotori - sottolineando che "la situazione sta ancora
peggiorando, si tenta anche di bloccare l'informazione con il
controllo di Internet". Per Giulietti, la Turchia "è diventata
la più grande prigione nel cuore dell'Europa" e quella di oggi è
"una iniziativa straordinaria: non ho mai visto insieme giudici,
cronisti e avvocati contro il 'bavaglio'".
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