"Nel giorno in cui un padre di questa
Repubblica e di questa costituzione Alfredo Reichlin annuncia il
suo no al referendum con motivazioni che condivido mi preme
sottolineare che l'auspicata correzione dell'Italicum non può
limitarsi a una semplice manifestazione di intenti e neppure
ridursi alla concessione di un premio di coalizione invece che
alla lista che costituirebbe un ulteriore fattore di divisione
del Pd". Lo afferma il senatore della minoranza Pd Miguel Gotor.
"Nell'attuale fase politica, infatti, ciò significherebbe -
prosegue - stabilizzare l'attuale maggioranza di governo anche
dopo le elezioni con un'alleanza fra i cosiddetti "sistemici"
che andrebbe dal Pd a Verdini passando per il Nuovo centro
destra di Alfano che snaturerebbe l'identità del Pd come partito
perno di un nuovo centrosinistra. Piuttosto, se si vuole davvero
cambiare l'Italicum, nonostante si continui a dire che è una
legge perfetta e su di esso si sia addirittura imposta la
fiducia, sarà soprattutto necessario abolire il doping del
ballottaggio che pretende di trasformare in modo artificioso una
minoranza di voti in in maggioranza di seggi e riannodare i fili
della rappresentanza con collegi medio-piccoli, la scelta dei
deputati da parte degli elettori e un premio di maggioranza
ragionevole che si costruisca dal basso, collegio per collegio e
non distribuito a livello nazionale come ora", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA