"Se entro l'estate i punti
essenziali saranno messi a fuoco, il 2017 sarà un anno
importante per cominciare a fare qualcosa concretamente nel sito
post Expo". Questa è la promessa sul progetto Human Technopole
fatta oggi dal ministro delle politiche agricole Maurizio
Martina dal palco del Wired Next Fest a Milano.
Invitato a parlare con il prof. Roberto Cingolani, direttore
scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, ente
responsabile del masterplan per Human Technopole, il ministro ha
voluto mettere in chiaro alcuni punti dell'iniziativa per l'area
di Expo 2015, a partire dai tempi: "Questo è un progetto di
medio periodo: all'idea di avere tutto pronto entro due anni
dico di no. Farsi prendere dall'ansia è folle: nessun Paese
sarebbe capace di creare un'infrastruttura simile in un anno,
lavoriamo secondo i tempi adatti a un'ambizione così alta".
L'ambizione, come ha spiegato Cingolani, è quella di mettere
in piedi una piattaforma di raccolta e analisi biologica e
medica in sinergia fra strutture sanitarie e aziende: trilioni
di byte di dati sul genoma e sullo stile di vita degli individui
saranno elaborati con algoritmi per studiare le malattie in modo
avanzato, al fine di prevenirle con largo anticipo. "E'
un'infrastruttura che ci porterebbe in avanti di dieci anni,
perché richiede una sanità tecnologizzata, modelli informatici
in rete, una cultura analitica - dice Cingolani -. Dobbiamo
decidere se stare nella top 5 della ricerca sulla life science
con Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Giappone, o se vogliamo
inseguire e perdere treni come abbiamo fatto con il nucleare o
l'informatica: e per fare scelte strategiche come questa serve
un'iniziativa dall'alto".
Il lavoro preliminare di raccolta dati con gli ospedali della
zona di Milano è attualmente in corso e dovrebbe concludersi
nell'arco di poche settimane con una prima relazione al governo,
anticipa Cingolani. E la posta in gioco per il centro che
occuperà circa 40 mila del milione di metri quadri dell'area
Expo non è solo sanitaria: "I capitali dall'estero già ci stanno
cercando - dice Martina - Sappiamo di Ibm, e anche Cisco ha
dimostrato interesse pubblicamente per Human Technopole: questa
esperienza servirà anche a capire se il Paese è pronto a fare un
salto di qualità in tanti punti, su tutti proprio l'attrazione
di capitali". E per la fuga di cervelli, come dice Cingolani:
"Se si useranno standard di reclutamento internazionali, sarà un
oggetto attrattivo per ricercatori di tutto il mondo".
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