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M5s: Di Battista, sarei primo sponsor di Di Maio premier

M5s: Di Battista, sarei primo sponsor di Di Maio premier

Il vice presidente della Camera a Londra a rappresentare M5s "seconda forza del Paese"

ROMA, 19 aprile 2016, 14:46

di Francesca Chiri

ANSACheck

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Formalmente saranno una serie di incontri istituzionali che Luigi Di Maio terrà a Westminster in qualità di presidente del Comitato per la documentazione della Camera dei deputati. Nella sostanza sarà l'avvio di un tour che porterà il vicepresidente pentastellato della Camera e candidato in pectore per la premiership 5 Stelle in giro per le capitali europee. Con una serie di obiettivi che tracciano gli stessi 5 Stelle."Luigi va a Londra in qualità di esponente della seconda forza politica del Paese, per altro in netta crescita. Va con il suo ruolo: è importante per noi del M5s" spiega Alessandro Di Battista che parla apertamente del suo gradimento nel caso di un'affermazione di Di Maio come candidato premier. "Luigi è un grande e non è che lo sponsorizzerei.. di più !" scherza (ma non troppo) l'altro dioscuro del Movimento che non si tira indietro: "Figuriamoci se non lo voterei: ho così tanta stima di lui, è una persona eccezionale. Sarei fiero ed orgoglioso di averlo candidato premier".

Per un attimo tira il freno e ricorda che "c'è ancora tempo per il voto on line: alle politiche si voterà, forse, nel 2017" ma, ripete un attimo dopo, "Luigi è una persona che riuscirebbe a portare avanti il lavoro in maniera egregia". Anche Di Maio ribadisce la sua disponibilità: "Se gli iscritti dovessero individuare me come candidato presidente del Consiglio non mi tirerò indietro" chiarisce e per evitare dubbi annuncia anche che si presenterà con una squadra di governo. Il gioco di sponda tra i due esponenti più in vista del Movimento va in scena anche oggi a Montecitorio dove Di Maio apre un dibattito organizzato dal M5s sulla democrazia diretta con il piglio del leader di partito."Questa Terza Repubblica ha portato dentro di sé il peggio degli atteggiamenti della Prima e della Seconda Repubblica" mentre il M5s, dice, verrà "apprezzato molto di più di chi oggi fa l'uomo solo al comando, ma in realtà non riesce più neanche a gestire il suo partito e la sua maggioranza".

E quell'uomo 'solo al comando', continua, è lo stesso che ha trasformato il referendum sulle trivelle in una "guerra tra bande nel Pd". Intanto la riorganizzazione del Movimento procede: Virginia Raggi oggi ha incontrato Davide Casaleggio che Di Battista difende: "non c'è nessuna successione dinastica. Darà una mano come faceva Gianroberto". Il viaggio di Di Maio a Londra sarà invece mercoledì e giovedì, ufficialmente per un incontro con i parlamentari inglesi per studiare in che modo si possa attuare un controllo sugli effetti sull'ordinamento delle leggi approvate. Di fatto, spiega il collega in ufficio di presidenza, Riccardo Fraccaro, il M5s va a Londra perché intende seguire la strada di Cameron nei rapporti con l'Unione europea. "Se oggi non vai con delle armi in mano l'Ue ti fagocita. Se Cameron è in grado di trattare con l'Europa è perché ha indetto il referendum su Brexit".

Anche Di Battista conferma: "il referendum ha aumentato il peso contrattuale della Gran Bretagna in Europa e noi siamo sempre gli stessi: siamo quelli del referendum senza quorum, siamo quelli delle proposte di legge di iniziativa popolare, siamo quelli che ritengono che il popolo italiano doveva essere ascoltato sull'entrata nell'euro". Il referendum, quello istituzionale per cui il M5s ha già avviato la raccolta di firme in Parlamento, è stato invece al centro della prima assemblea dei parlamentari M5s dopo la scomparsa di Casaleggio. Mercoledì una delegazione del Movimento sarà da Mattarella anche per parlare di questo: l'appuntamento è confermato anche se qualche parlamentare nutriva dubbi sull'utilità di un incontro che arriva dopo il voto sulle riforme e dopo il voto di sfiducia. Di Maio non ha però dubbi: "L'appuntamento non è in discussione, è confermato". Ma Di Battista attacca: "Mattarella ha fatto un errore ed ha mancato di rispetto verso il M5s e le persone che rappresenta".

   

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