/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Regeni: famiglia amareggiata, "Italia non si fermi"

Regeni: famiglia amareggiata, "Italia non si fermi"

Paola e Claudio continuano a chiederà verità e giustizia

ROMA, 09 aprile 2016, 09:40

Redazione ANSA

ANSACheck

Paola Regeni (s) in occasione di una conferenza stampa al Senato, Roma, 29 marzo 2016 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Regeni (s) in occasione di una conferenza stampa al Senato, Roma, 29 marzo 2016 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Regeni (s) in occasione di una conferenza stampa al Senato, Roma, 29 marzo 2016 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Se lo aspettavano, Paola e Claudio Regeni. Ed infatti, una settimana fa al Senato, davanti a centinaia di giornalisti, la mamma del ricercatore aveva alzato la voce solo una volta: "Siamo una famiglia ferma, ma se serve diventiamo un carro armato - aveva detto -. Per questo, se l'incontro con gli egiziani sarà una giornata vuota confidiamo in una risposta forte del nostro governo. Forte, ma molto forte". Ora che quella risposta è arrivata, resta tutta la disperazione di una madre e di un padre che continuano a non avere alcuna risposta sul perché qualcuno abbia fatto al loro figlio "tutto il male del mondo".
    Non sono venuti a Roma, i genitori di Giulio. Sono rimasti a Fiumicello, circondanti da familiari e amici che dal giorno della scomparsa hanno costruito attorno a loro un muro di protezione e di affetto. Ad avvisarli dell'esito del vertice è stato il loro avvocato, Alessandra Ballerini. Poche parole per informarli della delusione di magistrati ed investigatori, rinviando ai prossimi giorni una spiegazione più dettagliata di quanto accaduto. Per questo il legale chiederà un incontro con i magistrati, probabilmente all'inizio della prossima settimana.
    "Prendiamo atto con amarezza del fallimento del vertice tra le autorità giudiziarie italiane e quelle egiziane" dicono Paola e Claudio, esprimendo però "soddisfazione per la decisione del ministro Paolo Gentiloni di richiamare in Italia l'ambasciatore Massari".
    I genitori di Giulio hanno sempre detto di avere fiducia nelle istituzioni italiane e di voler andare avanti con loro nella ricerca della verità. Un concetto che hanno ribadito anche oggi. "Siamo certi - hanno infatti sottolineato - che le nostre istituzioni e tutti coloro che stanno combattendo al nostro fianco questa battaglia di giustizia non si fermeranno fino a quando non otterranno verità'". Di sicuro non si fermerà Paola, alla quale hanno riconsegnato il corpo del figlio in condizioni tali che ha potuto riconoscerlo "solo dalla punta del naso".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza