A quanto si apprende, il presidente
del Senato Pietro Grasso ha giudicato inammissibili i sette
emendamenti premissivi al ddl Cirinnà, i cosiddetti
super-canguri: Marcucci (Pd), Malan (Fi) e cinque della Lega. Il
presidente ha anticipato la decisione durante la capigruppo
informale. Tali emendamenti sono stati "tollerati in rare
occasioni da altre Presidenze" come "reazione proporzionata
della maggioranza rispetto a ostruzionismo esasperato". Nel ddl
Cirinnà, gli emendamenti passerebbero da 6100 a circa 500.
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