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Commissioni Senato: chi vince e chi perde, a guadagnare sono i 'verdiniani'

Commissioni Senato: chi vince e chi perde, a guadagnare sono i 'verdiniani'

L'analisi di Openpolis sui nuovi incarichi a Palazzo Madama

29 gennaio 2016, 15:42

Redazione ANSA

ANSACheck

COMMISSIONI SENATO, VERDINIANI 'ENTRANO ' IN MAGGIORANZA - RIPRODUZIONE RISERVATA

COMMISSIONI SENATO, VERDINIANI  'ENTRANO ' IN MAGGIORANZA - RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMISSIONI SENATO, VERDINIANI 'ENTRANO ' IN MAGGIORANZA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi guadagna e chi perde nei rinnovi in Commissione a Palazzo Madama? Secondo un'analisi del blog Openpolis i veri vincitori sarebbero i 'verdiniani', gli uomini di Ala, la componente che fa capo all'ex braccio destro del Cav. Ecco l'esame di Openpolis

- Fra i presidenti, i cambi sono stati molto limitati, con solamente la Commissione Giustizia che ha visto un cambio alla guardia (Vincenzo D’Ascola di Area Popolare ha preso il posto del forzista Nitto Palma). La vera partita si è giocata con le nomine dei vice presidenti e dei segretari.

Dati alla mano, il gruppo di Denis Verdini sembra essere il vero vincitore. Al-a ha infatti guadagnato due vice presidenti e due segretari, facendo meglio di qualsiasi altro gruppo a Palazzo Madama. Unico gruppo insieme a Pd e Aut-Psi-Maie a registrare un saldo positivo in entrambi i ruoli.

Diminuisce di molto il peso di alcuni gruppi di opposizione. Il Movimento 5 Stelle perde un vice presidente e due segretari e la Lega Nord due vice presidenti. Il gruppo Misto da un lato registra un saldo negativo di -3 vice presidenti, dall’altro guadagna due segretari.

Cosa dicono realmente questi numeri? Per prassi si è soliti dividere equamente le vice presidenze fra maggioranza e opposizione. Le 28 cariche di vice presidente andrebbero quindi divise 14 e 14 fra i due schieramenti. Come sono realmente le cose? Senza il contributo dei tre vice presidente di Al-a all’attuale maggioranza vengono assegnati solo 11 vice presidenti.

Non solo, i tre vice presidente di Al-a in questione si trovano in commissioni in cui gli altri pari livello appartengono a gruppi apertamente all’opposizione, come Forza Italia (V e VI Commissione) e il Movimento 5 Stelle (IV Commissione).

Ecco, nel dettaglio come sono andate le cose: 

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