"La realtà è più forte delle ideologie. L'Italia è ripartita e tutti i dati lo dimostrano (a proposito: gli anglofili guardino il bel video del ministro Padoan), ultimo in ordine di tempo il più 1,7% annuale sulla produzione industriale". Così il premier Matteo Renzi commenta nell'e-news i dati sulla ripresa in Italia.
"Credo che essere di sinistra non sia fare i convegni o organizzare piccoli partiti che non vinceranno mai. Essere di sinistra - e ancora prima essere per la giustizia sociale e per l'uguaglianza - significa lottare contro il precariato. Negli ultimi vent'anni solo due leggi hanno ridotto il precariato: il JobsAct e la Buona Scuola", afferma Renzi nella e-news, ricordando: "La mia generazione è cresciuta all'insegna del precariato. Doveva essere flessibilità, spesso era solo precariato, talvolta al limite dello sfruttamento".
Intervista di Matteo Renzi alla Welt: "Due anni fa l'Italia era bloccata e impotente - ha detto il premier -. Gli italiani, non io, ne avevano abbastanza. Volevano un altro passo. Sono entrato in gioco con il proposito di non finire come la Grecia ma di fare meglio della Germania. Oggi l'Italia è tornata ed è sulla giusta via".
"Berlusconi è il passato, io mi occupo del futuro", ha risposto Renzi a una domanda della Welt su quale fosse l'attuale ruolo politico dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Puntare "sull'austerità invece che sulla crescita" è stato "un errore", ma finché la situazione resterà questa "rispetterò le regole", ha detto il premier rispondendo a una domanda sulle divergenze con Angela Merkel. "Stimo molto Angela - ha aggiunto - e il rapporto con lei è buono".
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