/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia: Camera, nel codice arriva la 'norma Saguto'

Mafia: Camera, nel codice arriva la 'norma Saguto'

No nomina a parenti, conviventi e commensali abituali dei magistrati che nomina gli amministratori dei beni confiscati

ROMA, 11 novembre 2015, 15:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Silvana Saguto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvana Saguto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvana Saguto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel codice antimafia entra la 'norma Saguto'. Un emendamento del Governo al codice all'esame dell'Aula della Camera impedisce la nomina ad amministratore giudiziario di beni confiscati alla mafia, o coadiutore o collaboratore, non solo ai parenti ma anche ai "conviventi e commensali abituali" del magistrato che conferisce l'incarico. Il divieto varrebbe per i "parenti fino al quarto grado" e per "gli affini entro il secondo grado". 'emendamento del Governo, riferito all'articolo 13, relativo all'amministrazione dei beni sequestrati, che deve essere ancora esaminato dall'Aula, è stato annunciato questa mattina alla ripresa dell'esame del testo.

In particolare, esso prevede che "non possono assumere l'ufficio di amministratore giudiziario né di coadiutore o diretto o collaboratore dell'amministratore giudiziario il coniuge, i parenti fino al quarto grado, gli affini entro il secondo grado, i conviventi o commensali abituali del magistrato che conferisce l'incarico". Il riferimento della norma è chiaramente alla vicenda che ha interessato Silvana Saguto, l'ex presidente delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo sospesa dalle funzioni e indagata per corruzione assieme all'amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara e al marito di lei Lorenzo Caramma, nominato coadiutore di diverse amministrazioni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza