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Migranti, Renzi: viviamo spesso sottomessi a paura e demagogia

Migranti, Renzi: viviamo spesso sottomessi a paura e demagogia

Su Facebook "Diario di bordo dall'America Latina"

28 ottobre 2015, 15:56

Redazione ANSA

ANSACheck

Juan Manuel Santos, Matteo Renzi © ANSA/AP

Juan Manuel Santos, Matteo Renzi © ANSA/AP
Juan Manuel Santos, Matteo Renzi © ANSA/AP

Ascoltando le storie degli immigrati italiani in Colombia "ho pensato alla capacità di accogliere persone diverse, lontane, differenti. Noi viviamo spesso sottomessi alla paura, alla demagogia. Penso a quando i migranti erano i nostri nonni, ai loro incubi, alle loro difficoltà. E alla gratitudine verso chi li accoglieva". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel diario di viaggio dedicato alla tappa colombiana della sua visita in Sud America.

"La Colombia vive una stagione di grande intensità politica. Io stimo molto il presidente Santos, uomo coraggioso: siamo due fan della terza via clintoniana. Ma come dice Juan Manuel lui e io siamo sostenitori della 'Terza via con allegria'", scrive ancora su Facebook il presidente del Consiglio. "Questa parte del mondo sta scrivendo una pagina di storia. Lo dimostra - aggiunge - l'accordo con le Farc in Colombia. E lo dimostra Cuba dove concluderò la missione. È come se in queste zone del mondo la politica riprendesse la dignità in un mondo che altrimenti sembra dominato solo dai numeri, le statistiche, l'economia. La politica può cambiare le cose come sta accadendo in Colombia. E come accade a Cuba".

"C'è un'Italia di cui essere orgogliosi, insomma. E non è l'Italietta delle polemiche di parte della politica o della comunicazione, vecchia e nuova". Così il premier, Matteo Renzi, nel suo "diario di bordo" su Facebook a proposito della visita in Cile a un impianto Enel. Nel post sul social network, dal titolo "Diario di bordo dall'America Latina", il presidente del Consiglio ripercorre la prima tappa cilena del viaggio in Sud America. Con la presidente Michelle Bachelet, scrive, "abbiamo discusso a lungo dei principali dossier su Europa, Sudamerica, crisi delle materie prime, battaglie in sede ONU per le donne e abbiamo siglato accordi significativi a partire da quelli sulla doppia imposizione fiscale, sull'agenda energetica, sulla presenza di Banca Prossima in Cile. Quella di Banca Prossima è un'esperienza interessante, ne riparleremo".

 

 

Diario di bordo dall'America LatinaTappa numero uno nel Cile di Michelle Bachelet con cui abbiamo discusso a lungo dei...

Posted by Matteo Renzi on Domenica 25 ottobre 2015

"La nostra generazione di leader europei ha vissuto nella pace e nella tranquillità e per questo ha una responsabilità ancora più grande, non solo per tramandare la memoria, ma anche per non sporcare la politica che altrimenti diventa facile preda di populismi e spinte autoritarie", ha scritto Renzi. 

"Occorre, però, - scrive Renzi, ripercorrendo le tappe dei primi giorni del viaggio in Sud America - avere l'intelligenza di vincere la sfida della dignità della politica, usando gli strumenti del nostro tempo. Il regime crolla in Cile grazie al referendum che il fronte del no vince, utilizzando innovative tecniche di comunicazione. Mi è tornato alla mente il film No, i giorni dell'arcobaleno (un film che è obbligatorio per chi vuole ricostruire una storia, ma anche il complicato rapporto tra ideali e campagne elettorali) e sono stato molto felice di salutare lo scrittore dal cui lavoro è tratto il film, Antonio Skarmeta".

    Renzi racconta di essersi "emozionato" entrando "nel palazzo presidenziale, la Moneda, e soprattutto poi al Museo dei diritti umani" pensando "alla storia di questo popolo e alla grande forza di chi ha lottato contro la dittatura". Anche perché, aggiunge, "chi mi ha guidato" aveva "vissuto sulla propria pelle o su quella della propria famiglia quelle torture: non mi stava raccontando una storia, mi stava raccontando la sua vita". "È la cultura - scrive il premier -, prima ancora che il business, a fare da filo conduttore della nostra missione. Ecco perché, come ormai tradizione, ho visitato le università, a cominciare da quella del Cile dove ho tenuto una lectio e l'università cattolica dove ho visitato l'Angelini center for innovation in compagnia tra l'altro dell'architetto Alejandro Aravena", che "sarà, tra l'altro, il curatore della prossima Biennale di Venezia. Renzi racconta dell'accoglienza ricevuta dalla "bella comunità italiana in Cile" e delle "aziende italiane presenti": da Astaldi "impegnata in aeroporto, ospedali, miniere", ad Atlantia (gruppo Autostrade per l'Italia) che "gestisce alcune delle arterie principali del Paese con una tecnica totalmente informatizzata e guidata dalla tecnologia. Al punto che il pedaggio non solo si paga per via telematica, ma addirittura le tariffe cambiano a seconda dell'ora di punta o meno". E ancora, prosegue Renzi, "Enel, una realtà importante e strategica in America Latina, leader delle rinnovabili in questa parte di mondo" e che rappresenta un "valore del Paese", in particolare "sul fronte dell'innovazione, delle rinnovabili, ma anche sul progetto del contatore elettronico e sulla sfida della banda larga", infrastruttura "decisiva per il futuro del Paese".

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