/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il lodo 'Tatarella' che ha convinto Bersani

Il lodo 'Tatarella' che ha convinto Bersani

Listino e nomina in Consiglio. La legge per le elezioni regionali del '95 modello per intesa Pd

ROMA, 22 settembre 2015, 13:36

Serenella Mattera

ANSACheck

Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

    E' la legge Tatarella del 1995, il modello proposto da Matteo Renzi per trovare un'intesa nel Pd sul metodo di elezione del futuro Senato. Come "il principio" sarà tradotto in una "soluzione tecnica" che sia in grado di mettere d'accordo maggioranza e minoranza Pd, è ancora da definire. Ma il funzionamento del "Tatarellum" aiuta a capire su quali binari ci si potrà muovere.


    La legge elettorale per le regionali che prende il nome dall'allora deputato di Alleanza Nazionale Pinuccio Tatarella, nella sua versione originaria prevedeva l'elezione del presidente della Regione nell'ambito di un listino regionale bloccato, di cui era il capolista. Il candidato alla testa della lista più votata dai cittadini diventava però presidente solo dopo un voto del Consiglio regionale, che ufficialmente lo nominava. Questo meccanismo, ha spiegato Matteo Renzi in direzione, ha fatto sì che quando Pier Luigi Bersani, eletto alla guida dell'Emilia Romagna, ha scelto di andare a Roma a fare il ministro, a eleggere il suo successore Antonio La Forgia è stato il consiglio regionale e non si sono dovuti chiamare di nuovo gli elettori alle urne.
    Un meccanismo del genere, spiegano i tecnici del governo, è conciliabile con l'attuale testo della riforma che prevede che i futuri senatori-consiglieri siano eletti dai Consigli regionali.


    Ed è conciliabile, almeno in teoria, anche con la richiesta della minoranza Pd di far passare l'elezione da una scelta diretta dei cittadini. La minoranza scioglierà la sua riserva solo dopo aver letto la formulazione finale del testo.
    Per il resto, il Tatarellum era un sistema elettorale misto tra proporzionale e maggioritario: l'80% dei seggi veniva ripartito in modo proporzionale tra le liste provinciali dei partiti e il restante 20% andava alla lista del candidato presidente vincitore. Il testo della riforma costituzionale in discussione prevede invece al momento, all'articolo 2 comma 2, che "i Consigli regionali eleggono, con metodo proporzionale, i senatori tra i propri componenti".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza