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Sud: Renzi convoca direzione, tensione dopo dati Svimez

Sud: Renzi convoca direzione, tensione dopo dati Svimez

Lettera di Saviano al premier dopo i dati allarmanti dell'istituto

02 agosto 2015, 15:09

Redazione ANSA

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Matteo Renzi e Matteo Orfini in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Renzi e Matteo Orfini in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi e Matteo Orfini in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoppia un 'caso sud' nel Pd. E non solo. Dopo i dati allarmanti della Svimez sul Mezzogiorno che rischia un sottosviluppo permanente e nel quale si sono fermate anche le nascite c'è polemica tra i Dem. Diversi parlamentari chiedono al premier Matteo Renzi di convocare una direzione ad hoc e al premier arriva una lettera d'allarme da parte dello scrittore Roberto Saviano, pubblicata su 'Repubblica'. 

La lettera di Saviano - "Faccia presto, caro Presidente del Consiglio, ci faccia capire che intenzioni ha: qui ormai nel Mezzogiorno s'è rotto anche il filo della speranza". Si conclude con questo appello a Matteo Renzi la lettera che Roberto Saviano gli ha scritto e che Repubblica ospita oggi. Saviano parla del Sud che il Rapporto Svimez ha descritto in tutta la sua tragicità, dove "ci sono meno nascite perché un figlio è diventato un lusso, e averne due, di figli, è ormai una follia. Chi nasce poi cresce con l'idea di scappare via: via dalla umiliazione di non vedere riconosciute le proprie capacità". Un Sud dal quale "ormai non scappa più soltanto chi cerca una speranza nell'emigrazione. Dal Sud scappano perfino le mafie: che qui 'non investono' ma depredano solo" e "Sì al Sud non scorrono più nemmeno il denaro insanguinato che fino agli anni '90 le mafie facevano circolare.." Lo scrittore chiede al premier di intervenire: "Lei ha il dovere di agire. E ancora prima di ammettere che ad oggi nulla è stato fatto. Solo così potremo ritrovare la speranza che qualcosa possa essere davvero fatto". Saviano osserva che "le istituzioni italiane devono infatti chiedere scusa a quei milioni di persone che sono state considerate una palla al piede e, allo stesso tempo, sfruttati come un serbatoio da svuotare". Ma "aiutare il Sud - chiarisce nella sua lettera al premier - non vuol dire continuare ad 'assisterlo' ma lasciarlo libero di diventare laboratorio, permettergli di crescere diversamente: con i suoi ritmi, le sue possibilità, le sue particolarità. Non dare al Sud prebende, non riaprire Casse del Mezzogiorno, ma permettere agli imprenditori con capacità e talenti di assumere, di non essere mangiati dalla burocrazia, dalle tasse, dalla corruzione". L'autore di Gomorra ricorda inoltre: "troppe volte ho sentito dire che è ormai inutile intervenire. Che il paziente è già morto. Ci sono tantissime persone che resistono attivamente a questo stato di cose e Lei ha il dovere di ringraziarle una a una. Sono davvero tante. E tutte insieme costituiscono una speranza per l'economia meridionale".

La direzione del Partito Democratico si riunirà per discutere del tema del Mezzogiorno il 7 agosto alle 15 al Nazareno. La decisione arriva, secondo quanto si apprende da fonti del Nazareno, dopo una telefonata tra il segretario del Pd e premier Matteo Renzi e il presidente dell'assemblea Pd Matteo Orfini.

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