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Immigrazione, Renzi: "Basta paure". Zaia: "Via migranti da mete turistiche"

Immigrazione, Renzi: "Basta paure". Zaia: "Via migranti da mete turistiche"

Appello di Bagnasco: legalità e accoglienza convivano

ROMA, 13 giugno 2015, 08:21

Redazione ANSA

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Migranti in fila per la distribuzione del cibo all 'esterno del centro policulturale Baobab di via Cupa, non lontano dalla stazione Tiburtina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Migranti in fila per la distribuzione del cibo all 'esterno del centro policulturale Baobab di via  Cupa, non lontano dalla stazione Tiburtina - RIPRODUZIONE RISERVATA
Migranti in fila per la distribuzione del cibo all 'esterno del centro policulturale Baobab di via Cupa, non lontano dalla stazione Tiburtina - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' sempre acceso il dibattito politici sull'immigrazione, soprattutto alla luce degli episodi nelle stazioni di Milano e di Roma. Alla Centrale di Milano, tra l'altro, c'è stato un sospetto caso di malaria.

Lo scontro Renzi-Lega - "Non si può pensare che la globalizzazione sia il pretesto per rinchiudersi. Nel mondo di oggi ci sono tanti che abbaiano alla luna, vivono sulle paure e pensano che l'unica dimensione sia chiudersi a chiave in casa. Non è così". Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando nella sede della Regione Lombardia, seduto accanto a Roberto Maroni. "Non si riferiva a me, io uso il cervello, ma purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire", ha infatti risposto ai giornalisti l'ex leader della Lega, che in questi giorni ha duramente polemizzato col governo per la gestione dei profughi. Secondo Maroni, specie dopo l'aggressione con un machete a un macchinista di un treno ieri sera a Milano, in Italia in questo periodo "la paura c'è e deriva da fatti concreti, non da chiacchiere: il governo deve intervenire e non so che cosa aspetta". Un intervento che il presidente della Lombardia ha ribadito necessario per gestire in maniera differente l' accoglienza dei profughi. "Penso che non sia una gestione da paese civile quella attuale - ha concluso -, l'ho detto anche a Renzi. Dove vanno messi gli immigrati? In luoghi idonei, non lasciati a bivaccare nelle stazioni".

Un caso sospetto di malaria - Un giovane eritreo che fa parte del gruppo di profughi alla Stazione Centrale di Milano è stato ricoverato all'ospedale Sacco per sospetta malaria. Lo ha confermato il direttore del servizio Igiene pubblica dell'Asl Milano, Giorgio Ciconali. Il giovane si era messo in fila davanti al presidio sanitario allestito nell'androne esterno della stazione. Quando è toccato il suo turno il medico lo ha immediatamente fatto salire in ambulanza diretto in ospedale.

Durissimo anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che arriva a chiedere un intervento dell'esercito. "Sono sotto choc - ha detto il Cav in un intervento telefonico alla chiusura della campagna elettorale del sindaco di Valenza Sergio Cassano - per quanto successo a Milano. Polizia comunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito". "Siamo invasi, ma il governo dov'è?".

Bagnasco: legalità e accoglienza convivano - "Sicurezza e legalità devono convivere con l'accoglienza verso le persone disperate": è il messaggio del presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, oggi in visita alla Sindone di Torino. "Sicurezza e legalità sono un dovere preciso - ha detto al termine della visita - ma non può essere chiusura verso chi è disperato".

Zaia a prefetti, via profughi da mete turismo- Via subito i profughi collocati nelle località turistiche del Veneto e basta nuove allocazioni: a chiederlo il presidente del Veneto Luca Zaia in una lettera ufficiale inviata oggi ai Prefetti del Veneto. Nella missiva, Zaia si fa portavoce degli allarmi, dei timori e degli appelli a lui rivolti da sindaci, cittadini e imprenditori del turismo veneto, che vedono minacciato il buon esito della stagione estiva dall'invio di profughi, già avvenuto in varie località.

Grasso, istituzioni siano solidali e coese - C'è "un'esigenza assoluta di accoglienza" e "occorre una coesione sociale e una solidarietà da parte di tutte le istituzioni e gli enti locali, Regioni, Comuni, per cercare di affrontare questo problema". "I governatori - ha detto sempre parlando dello stesso argomento - possono atteggiarsi come vogliono, ma bisogna staccarsi un po' dal momento elettorale". "Domenica ci saranno i ballottaggi - ha aggiunto - forse la settimana successiva i discorsi potranno essere diversi". 

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