"Non ci sono alibi, discutiamo nel merito". Rinvigorito dal parere favorevole della commissione Affari Costituzionali del Senato, che ha previsto però tre osservazioni, tra cui quella di una norma ad hoc sui figli - il Pd sceglie di accelerare sulle unioni civili e si prepara ad affrontare quella trincea di Ap che non accenna ad arretrare.
Ma l'ok della I commissione conferma ai Democrat un altro dato: sul ddl, tema prettamente di 'sinistra' che emerge proprio nei giorni in cui il 'partito della nazione' è bersagliato dalla minoranza per la sua vocazione centrista, un'asse con il M5S è possibile e, nel caso non si trovi un accordo nella maggioranza, il 'doppio forno' potrebbe essere decisivo per l'ok. Dopo gli oltre 4mila emendamenti di ieri il sì della commissione - sigillato dalla presidente Anna Finocchiaro, secondo la quale il testo è "coerente con la Costituzione" - rafforza così la linea del Pd (o perlomeno della sua ampia maggioranza), deciso a chiudere con il primo via libera del Senato entro la pausa estiva e a dedicare il prossimo mese al dibattito sul tema dentro e fuori Palazzo Madama.
Un dibattito che, evidenzia il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto ricordando come l'Italia sia al 34/o posto in Europa per diritti Lgbt, va depurato "dall'atteggiamento 'deliberatamente ostruzionistico' degli alleati". Il nodo, tuttavia, resta: in I commissione oltre a quelli della Lega spiccano i tre 'no' di Ap, con FI che invece si smarca. "Il ddl è incostituzionale, il Titolo I richiama gli articoli del codice civile che riguardano il matrimonio", rimarca Gaetano Quagliariello anticipando quella che, in commissione Giustizia si preannuncia come una battaglia aperta. Una trincea alla quale il Pd deve sommare anche i malumori interni: basti vedere l'emendamento (15 in tutto quelli Dem) presentato dal vice capogruppo Lepri che sostituisce la 'stepchild adoption' (l'adozione del bambino che è figlio biologico di uno solo tra i due componenti della coppia) con l'affidamento. Ma sui punti dell'adozione e delle reversibilità delle pensioni, sottolineano dal Nazareno, il Pd non sembra disposto a mediare. Emergono invece aperture nella limitazione di qualsiasi richiamo al matrimonio e all'art.29 della Costituzione ed evidenziando, al contrario, l'originarietà dell'istituto dell' unione civile, riconducibile 'tout court' all'art. 2 della Carta. E un punto di caduta si potrebbe trovare anche sulla disciplina delle coppie di fatto (quelle tra etero in particolare), contenuta nel Titolo II del ddl. Ma di fronte a un no reiterato di Ap, nel Pd c'è comunque l'intenzione di forzare la mano per chiudere il prima possibile. "L'obiettivo è quello di arrivare presto ad una legge", conferma la responsabile Welfare della segreteria Dem Micaela Campana.
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