"In merito alle previsioni di crescita del Pil, nel Def abbiamo messo 0,5%. Ho visto che Confindustria scrive +2% ma mi sembra irrealistico. Ma se, tra 0,5% e 2%, fosse l'1%, avremmo 8 miliardi in più da spendere". Lo afferma Matteo Renzi a "Porta a Porta". "Non lo dico perché porta male e non va bene" ma "fino ad aprile testa basa e pedalare".
Ripresa non frutto del caso ma di scelte politiche - La ripresa economica "non è frutto del caso ma di una scelta politica". Lo afferma Matteo Renzi a "Porta a Porta". "I punti innovativi sono: i piani di investimenti di Junker; le comunicazioni della flessibilità; le modifiche dalla Banca Centrale Europea; e il tasso di cambio dollaro-euro". Questi quattro elementi "sono figli di una cultura politica. Queste quattro cose non sono grazie ma frutti di impegni politici - aggiunge - Diverso il ragionamento del calo del petrolio che nasce da scelte geopolitiche e che credo che reggerà ancora qualche mese".
Con 3% Cav non c'entra niente,è già condannato - "E' una leggenda metropolitana irrecuperabile" che la norma del 3% nel decreto fiscale fosse 'salva-Berlusconi'. "Ma Berlusconi non c'entra niente, è già stato condannato: è tra gli 89 italiani su 60 milioni che finiscono in carcere" per reati fiscali. Così il premier Matteo Renzi a Porta a Porta. "Se la manterremo, vedremo. Ma non voglio impormi a tutti i costi: ragioneremo, discuteremo, vedremo come si fa negli altri Paesi". Così il premier risponde a chi lo interpella sulla soglia di non punibilità del 3% contenuta nel decreto fiscale.
Non salvo evasori, gli faccio pagare il doppio - "Dicono che voglio salvare gli evasori: ma di che parliamo? Il sistema fiscale non funziona, io propongo di semplificarlo". La norma del 3% "riguarda molte persone: se la manterremo, non permetterà di non pagare, ma al contrario farà pagare il doppio". Così il premier Matteo Renzi a Porta a Porta. Renzi spiega come il governo sta agendo: "Alziamo la sanzione penale, per cui quando becchiamo il grande evasore lo accompagniamo in carcere e quando ha finito esce. Se però l'evasore sbaglia con una piccolissima differenza tra quello che doveva dare e quello che ha dato, se lo fa per errore o perché giudica male, lo facciamo pagare il doppio", eliminando però la sanzione penale.
Su banche popolari pronto a mettere fiducia - Sulla riforma delle banche popolari, "sono pronto anche a metterci la fiducia". Lo afferma Matteo Renzi a "Porta a Porta". "Ci sono dieci banche, quelle più grandi, che hanno snaturato il concetto di banca popolare di una volta fondate sul solidarismo cattolico. Abbiamo detto che le dieci più grandi debbano trasformarsi in Spa", aggiunge. "E' giusto che chi mette più soldi abbia più diritti", prosegue. Con la riforma, "si supera un modello di banca molto legato ad interessi territoriali perché una parte di banche locali hanno combinato pasticci. E li hanno combinato perché ci sono reticolati di amicizie". "Uno come Bazoli, che non ci risparmia critiche, ha detto che su quelle banche era giusto intervenire", conclude.
Se speculazione su Popolari chiederò indagine Consob - Se qualcuno, chiunque sia o comunque si chiami, ha utilizzato informazioni riservate per far questo, io stesso chiederò un'indagine rigorosa alla Consob e ad altri, così che pagherà fino all'ultimo centesimo e all'ultimo giorno". Lo ha detto Matteo Renzi, alla trasmissione Porta a Porta, a proposito di affermazioni secondo le quali ci sarebbe stata nei giorni scorsi una scalata alle banche popolari da parte di personaggi a lui vicini come Davide Serra.
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