"Lo sport e la legalità coincidono". Lo ha detto il ministro Angelino Alfano a margine del quadrangolare di calcio tra magistrati, giornalisti Rai, Viminale e parlamentari. "Chi fa sport da bambino - ha spiegato - impara che ci sono delle regole e che l'arbitro è chiamato a farle rispettare e che, quando l'arbitro fischia, tu devi rispettare la decisione dell'arbitro. Questo sta a significare tante cose nella vita. Ecco perché coniughiamo lo sport con la idea di una società dove la legge venga rispettata e dove le regole siano alla base della convivenza civile".
Fair play, legalità e solidarietà sono "scesi in campo" portati dalle quattro rappresentative di calcio dei parlamentari, del Viminale, dei magistrati e dei giornalisti RAI, con un'iniziativa andata in scena allo storico Campo n.10 dei Centri Sportivi dell'Acqua Acetosa di Roma. Davanti a un giovanissimo pubblico di 500 bambini delle scuole calcio ed alla presenza di numerose autorità - tra cui il ministro dell'Interno Angelino Alfano, anche nei panni di calciatore - si è tenuto un incontro quadrangolare a scopi totalmente benefici e di promozione dei valori della legalità, del rispetto e dell'educazione, simboleggiati dall'arbitro diciassettenne Luigi Rosato, recentemente vittima di un'aggressione su un piccolo campo di provincia.
Madrina della manifestazione è stata Emanuela Aureli, la popolare comica, imitatrice e coach di talent show come "Tale e quale show" e "La terra dei cuochi". Presenti tra gli altri, oltre al ministro Alfano e al "padrone di casa", il presidente del Coni Giovanni Malagò, anche il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi e il capo della Polizia Alessandro Pansa. La somma raccolta - personalmente donata da tutti i componenti delle squadre coinvolte - sarà interamente devoluta alla Comunità di S. Egidio.
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