Dal bonus degli 80 euro e da quello bebè ai più poveri a misure per la messa in sicurezza del territorio, per il Mezzogiorno e per il contrasto alla precarietà. Sono questi alcuni dei punti degli otto emendamenti presentati dalla minoranza Pd e firmati da una trentina di deputati. "E' un coordinamento 'per', non un coordinamento 'contro' il governo" con proposte con le quali "dichiariamo guerra a povertà a precarietà", spiega Stefano Fassina.
Tra le proposte di modifica l'ipotesi di ristrutturare lo sgravio Irap esentando dall'imposta le micro e piccole imprese e riducendo al 90% l'eliminazione dell'imponibile Irap del costo del lavoro a tempo indeterminato per le grandi imprese. Le risorse recuperate andrebbero anche a "rifinanziare la "nuova Sabatini""
Per il triennio 2015-2017 - propongono ancora i deputati - i proventi del programmato piano di privatizzazioni, previa attenta analisi degli effetti industriali e di finanza pubblica, sono finalizzati alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, "sospendendo per un triennio la misura che destina tali fondi alla riduzione del debito pubblico".
"L'obiettivo è provare a correggere il segno della politica economica del governo che non affronta in modo adeguato i drammatici problemi del Paese", nel senso del "contrasto alla povertà e all' impoverimento, e dell'equità". Così Stefano Fassina presenta, assieme ai colleghi della minoranza Pd Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Alfredo D'Attorre e Margerita Miotto gli otto emendamenti alla legge di stabilità.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA