Terzo incontro stasera a Palazzo Chigi tra governo e Anci sulla legge di stabilità. Il confronto fa seguito a quello del 4 novembre nel quale il presidente dell'Associazione dei Comuni, Piero Fassino, ha registrato interessanti aperture da parte dell'esecutivo, confermate poi dal presidente del consiglio Matteo Renzi e dal sottosegretario Graziano Delrio nel corso della XXXI assemblea Anci che si è chiusa sabato scorso a Milano.
L'incontro nel capoluogo lombardo ha inoltre spianato la strada alla messa a punto della Local Tax, secondo quanto espressamente affermato dal premier nel corso di un intervento più che apprezzato dalla folta platea di delegati Anci, che dovrebbe essere approvata nell'ambito e con i tempi della manovra finanziaria.
Nel frattempo, oggi, il primo tema sul tavolo a Palazzo Chigi dovrebbe probabilmente riguardare l'incidenza dei tagli della legge di stabilità sulla spesa corrente, nodo che dovrebbe sciogliersi in fretta visto che il governo ha riconosciuto la fondatezza dell'analisi dei conti di Anci e Ifel.
Il giudizio positivo espresso al termine della riunione del 4 novembre dal presidente dell'Anci Piero Fassino riguardava essenzialmente le aperture del governo sul complesso dei tagli e sulle misure per gli investimenti. Più in particolare in quella sede era stato rivisto, ricevendo il plauso dei Sindaci, il valore del fondo sui crediti difficilmente esigibili, che dovrebbe arrivare a 2,6 miliardi rispetto ai 2,2 previsti nella bozza della legge di stabilità.
Altro tema l'accoglimento, anche per il 2015, degli oneri di urbanizzazione utilizzabili in spesa corrente, ma anche la rimozione dei vincoli ordinamentali in vigore che, ad esempio per quanto concerne il personale, lederebbero secondo i primi cittadini il principio di autonomia.
Sempre nella riunione di una settimana fa, infine, si era registrata l'apertura del governo in tema di rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti.
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