Il punto dell'immunità per i senatori ''si può discutere ma non è centrale''. Lo afferma Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, in un'intervista a Repubblica. Il governo ''aveva fatto la scelta opposta. In commissione, viste anche le maggiori competenze di Palazzo Madama, molti hanno chiesto di mantenere l'immunità. E alcuni costituzionalisti condividono. Mi dispiacerebbe comunque se questa sensibilità assolutamente legittima offuscasse la portata di questa riforma''.
Quanto agli argomenti di Beppe Grillo e del suo movimento, Boschi sottolinea: ''è giusto ascoltare tutti e lo faremo. Ma chi arriva adesso, dopo mesi di ostruzionismo e di attacchi, non dice 'o noi o Berlusconi', non cambia le carte in tavola. Se è questa la premessa viene il sospetto che sia solo un giochino per rinviare tutto''. ''Sono sempre molto prudente - aggiunge -, ma in Forza Italia c'è la volontà di tenere fede all'accordo del Nazareno''. La posizione di Brunetta ''penso sia minoritaria in quel partito. È stato fatto, in queste settimane, un lavoro molto approfondito tenendo conto del dibattito in commissione Affari costituzionali. Un lavoro non solo con Fi. Anche con la Lega e con Ncd, Scelta civica, gli autonomisti. Con tutti. Non a caso il testo è leggermente diverso da quello approvato dal governo''.
''Abbiamo fatto di tutto per creare le condizioni di un Pd unito e compatto'': il ministro spera ''che tutto il gruppo voti allo stesso modo'', tuttavia, avverte, ''non ci fermeremo di fronte a qualche dissenso, che sia di 14 o di 10 senatori. Non possiamo arenarci adesso''.
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