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Riforme: rientra protesta degli autosospesi Pd

Riforme: rientra protesta degli autosospesi Pd

ROMA, 17 giugno 2014, 17:47

Redazione ANSA

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Corradino Mineo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Corradino Mineo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Corradino Mineo - RIPRODUZIONE RISERVATA

 In una riunione di due ore i 14 senatori che avevano deciso di sospendersi per contestare la sostituzione di Chiti e Mineo in Commissione Affari Costituzionali ci ripensano. La loro sospensione rientra ma "si continuerà a dar battaglia all'interno del Pd". Restano però l'amaro per i sostituiti e il no ad alcune parti del ddl.

 "E' davvero un'ottima notizia. Ora il Pd è più forte, E' importante che i dem arrivino uniti alla discussione sulle riforme". Così la presidente della Commissione Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro.

"Ci sono tutte le condizioni per arrivare a una convergenza e sciogliere i nodi politici. I 14 senatori autosospesi hanno posto una questione fondamentale, noi non possiamo avere un Senato eletto direttamente e una Camera di nominati che non sia espressione diretta del volere dei cittadini, e credo che affrontando il problema concentrandoci sulla legge elettorale e sulla riforma del Senato potremo anche mandare avanti le riforme". Lo dice Stefano Fassina del Pd in un'intervista al Giornale Radio Rai. "Credo - rileva - che tutti nel Pd vogliano che le riforme vadano in porto. Chi ha proposte diverse non vuole sabotare, vuole proporre il suo punto di vista e migliorare il testo". E a chi gli chiede se non giudichi un tranello l'apertura di Grillo a Renzi, Fassina risponde: "Questo deve dirlo lui. Resto convinto che le riforme vadano fatte con la più ampia maggioranza possibile. Non c'è dubbio che dobbiamo discutere con Grillo, farlo con la massima serietà, e lasciare a Grillo l'onere di verificare se è una solita operazione di marketing politico o se invece ha finalmente deciso di entrare nella discussione per contribuire alle riforme".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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