Autoriciclaggio, falso in bilancio, Daspo a politici e imprenditori corrotti: il governo stringe su un pacchetto riforme anti-corruzione che, sull'onda degli scandali Expo e Mose si fa di giorno in giorno più urgente.
L'intelaiatura degli interventi che il governo si appresta a mettere nero su bianco è già a buon punto e potrebbe approdare già nel Consiglio dei ministri immediatamente successivo a quello che venerdì varerà il dl sull'Expo. I tempi, insomma, si preannunciano stretti, anche perché sono in tanti a chiedere un giro di vite a Matteo Renzi, a partire dal vicepresidente del Csm Michele Vietti che oggi, con riferimento anche al dl sull'Expo, inoltra il suo appello: "basta annunci".
E agli annunci il governo presto farà seguire i fatti.
Intervenendo alla manifestazione 'Left Wing', organizzata dai Giovani Turchi Pd, il responsabile della Giustizia, Andrea Orlando, spala via ogni dubbio e sottolinea come, sul tema della corruzione, i "punti deboli del sistema legislativo siano autoriciclaggio e falso in bilancio, metodo attraverso il quale si fa provvista della tangente". E' lì che il governo interverrà, non solo con quel Daspo verso i corrotti più volte evocato dal premier Renzi, ma introducendo il reato di autoriciclaggio e reintroducendo quello di falso in bilancio.
Oltre ad un inasprimento delle pene per corruzione e concussione. "Non esiste la bacchetta magica", ammette il guardasigilli tornando anche sulla volontà dell'esecutivo di allungare i termini di prescrizione e precisando come le norme sulla prevenzione della 'Severino' "siano buone ma non lo sappiamo", non essendo state applicate.
Resta da vedere come i provvedimenti del Cdm si intersechino con il ddl Anticorruzione che sarebbe dovuto approdare in Aula al Senato nei prossimi giorni. L'esame dell'Aula, tuttavia, oggi è stato rinviato all'ultima settimana di giugno dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, col solo voto contrario del M5S. Si attenderà, quindi, il pacchetto di norme del Governo, per vedere poi come far 'dialogare' i due testi. Sui provvedimenti attesi dall'esecutivo oggi peraltro interviene anche il presidente del Senato Pietro Grasso. "Dare a magistratura e politica gli strumenti giuridici perché i responsabili siano effettivamente puniti senza che intervenga la prescrizione e agire sulla prevenzione a livello amministrativo" è l'invito lanciato da Grasso, che aggiunge: "Su questo potrebbe fare un grande lavoro il mio ex collega Cantone".
Particolarmente duro, inoltre, il numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi, che propone un Daspo anche per gli imprenditori "costretti" a cedere alla corruzione.
E proprio il numero uno dell'Authority Anticorruzione, Raffaele Cantone, si appresta, venerdì, a ricevere quei poteri straordinari da mettere in campo sui lavori dell'Expo. Il dl dovrebbe riconoscere all'Authority sia un potere sanzionatorio che un potere ispettivo ma al momento sembra esclusa l'assegnazione dei poteri di revoca degli appalti. Una cosa, tuttavia, appare certa. Il provvedimento sull'Expo si farà, tra meno di 72 ore l'appello di Vietti avrà una risposta concreta.
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