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La situazione dei comuni capoluoghi di Regione

La situazione dei comuni capoluoghi di Regione

Chi slitta a dopo l'estate e chi rimane a giugno

ROMA, 21 maggio 2014, 08:19

Redazione ANSA

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INFOGRAFICA: scadenze, aliquote e delibere dei maggiori Comuni relativi alla Tasi - RIPRODUZIONE RISERVATA

INFOGRAFICA: scadenze, aliquote e delibere dei maggiori Comuni relativi alla Tasi - RIPRODUZIONE RISERVATA
INFOGRAFICA: scadenze, aliquote e delibere dei maggiori Comuni relativi alla Tasi - RIPRODUZIONE RISERVATA

La proroga decisa dal governo per la prima rata della Tasi riguarderà circa 7mila Comuni, ma l'ultimo tassello per il via libera definitivo dovrebbe arrivare venerdì prossimo con un decreto ad hoc che l'esecutivo Renzi dovrebbe approvare nel corso del consiglio dei ministri. Nel frattempo nulla cambia per quei Comuni, secondo quanto stabilito dalla legge 68/2014 (il cosiddetto Salva Roma ter), che hanno deciso le aliquote entro il 23 maggio (la cui delibera dovrà essere poi pubblicata sul sito del Ministero delle Finanze il 31 maggio), per i quali la scadenza rimane fissata al 16 giugno. Rinvio invece a settembre per il resto dei Municipi, che dovranno però render note le aliquote entro il 31 luglio. Al momento sono circa 830 i Comuni, su un totale di 8.092, che hanno deciso le aliquote, anche se soltanto 514 hanno finora pubblicato sul sito del Mef le loro delibere. Rimane in ogni caso poco uniforme, quando decise, il dato delle aliquote applicate dai capoluoghi di regione.

A ROMA la scadenza per la prima rata slitterà a settembre, tuttavia la scelta dell'aliquota è passata in giunta ma non ancora in Assemblea Capitolina. Rinvio anche a MILANO, ma la giunta ha già deliberato il 28 marzo la proposta di aliquota (fissata al 2,5 per mille per le abitazioni principali, mentre si è scelto di far ricadere lo 0,8 per mille aggiuntivo per finanziare le detrazioni sulle seconde case), ma manca ancora l'approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale.

Tutto deciso a TORINO, con un'aliquota al 3,3 per mille: la prima rata si pagherà entro il 16 giugno; stabilite le detrazioni, che saranno di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 per ogni figlio fino a 26 anni. Decise anche a VENEZIA le aliquote: per le prime case è prevista un'aliquota del 2,5 per mille, più 0,8 per mille - aggiunta per fondo detrazioni - con detrazioni calibrate sulla rendita dell'immobile, da 140 euro massimi a zero per rendite oltre mille euro. L'amministrazione intende concludere ogni atto entro il 23 maggio, senza quindi differire il pagamento a settembre. Nessun ritardo a GENOVA: l'aliquota sulla prima casa (da A2 a A7) sarà del 3,3 per mille, con detrazioni decrescenti al crescere della rendita catastale. Detrazione di 114 euro per rendite catastali fino a 500 euro, di 80 euro per rendite da 500 a 700 euro, di 50 euro per rendite da 700 a 900 euro, di 50 euro oltre i 900 euro solo per le famiglie con un Isee pari o sotto i 15 mila euro. Anche a BOLOGNA la Tasi si dovrà pagare entro il 16 giugno, con un'aliquota massima al 3,3 per mille con 25 diversi scaglioni di detrazioni in base a rendite catastali e pertinenze.

A FIRENZE appena si sarà insediato il nuovo sindaco il Comune predisporrà il bilancio preventivo 2014, emanando le proprie decisioni su Tasi e Imu. Per le prime case la Tasi avrà un'aliquota al 3,3 per mille, mentre su tutti gli altri tipi di immobile si pagherà l'Imu con aliquota 2012 (10,6 per mille). Ad ANCONA la Tasi avrà un aliquota del 3,3 per mille sulle abitazioni principali con detrazioni decrescenti che scompaiono con una rendita oltre i 440 euro. Per tutti gli altri immobili l'aliquota viene posta a zero per fare in modo che l'imposta non gravi sugli inquilini. Il Comune ha fissato la prima scadenza per l'acconto Tasi il 16 settembre, con saldo entro il 16 dicembre. Tutto rimandato a settembre anche per TRIESTE. Ad AOSTA, che rispetterà il termine del 16 giugno, l'aliquota sarà dello 0,1 per cento sulla prima casa e sulle abitazioni locate fino a un massimo dello 0,2 per cento per gli edifici di lusso. 

In ALTO ADIGE, la Tasi si chiama Imi (Imposta municipale immobiliare) e è più leggera. Esentata la prima casa (fino a A/2); sulle case che superano le dimensioni standard si paga lo 0,4% solo per la parte eccedente. L'Imi parte il 16 giugno con possibili slittamenti in alcuni Comuni. A TRENTO la prima rata si pagherà entro il 16 giugno. Sulle abitazioni principali graverà un'aliquota dell'1 per mille, con 50 euro di detrazione; per tutti gli altri immobili l'aliquota è dell'1,5 per mille. 

PERUGIA non ha deliberato la sua aliquota e non la definirà prima del 23 maggio. Non è stato ancora deciso se differire il pagamento a settembre. Il Comune dell'AQUILA non ha deliberato la nuova Tasi e rinvierà il pagamento a settembre. A NAPOLI la delibera è all'ordine del giorno della seduta dell'assise convocata per domani. La Tasi sarà pagata dai proprietari di prima casa, con una aliquota del 3,3 per mille. Verrà poi introdotta la maggiorazione dello 0,8 per mille per finanziare le detrazioni per le fasce deboli. Slitta a dicembre, a BARI, il pagamento Tasi e entro luglio sarà emanato il regolamento. A CATANZARO se ne parlerà a settembre: il Consiglio comunale non ha ancora deliberato l'aliquota e, difficilmente potrà essere rispettata la scadenza di venerdì 23 maggio. Aliquote approvate a CAGLIARI, dove ci saranno tariffe differenziate: 2,8 per mille sotto i 1.250 euro di rendita, 3,3 per mille sopra quel limite.

Il pagamento della tassa dovrà essere effettuato in autoliquidazione, contestualmente all'Imu, in due rate il 16 giugno e il 16 dicembre. Aliquote non definite a POTENZA a causa delle elezioni, la Tasi si pagherà quindi a settembre. Infine la Giunta di PALERMO ha deliberato una settimana fa: l'aliquota da applicare è stata individuata nel 2,9 per mille del valore catastale e sarà applicata solo alla prima casa.

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