/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omofobia: Napolitano, promuovere cultura del rispetto

Omofobia: Napolitano, promuovere cultura del rispetto

Italia tra Paesi con più discriminazione. Arcigay, 2013 anno nero

ROMA, 17 maggio 2014, 16:41

Angela Abbrescia

ANSACheck

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la presidente della Camera, Laura Boldrini, foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la presidente della Camera, Laura Boldrini, foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la presidente della Camera, Laura Boldrini, foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Va decisamente promossa una cultura dell'inclusione e del rispetto di ogni differenza con iniziative adeguate e idonee nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione": alla vigilia dell'ottava Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, puntuale è giunta la sollecitazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Un messaggio che la comunità gay, lesbica e transessuale apprezza, ma che mette ancor più in risalto l'inerzia parlamentare e governativa sul tema della tutela dei diritti di queste persone nel nostro Paese e dei drammi che spesso si nascondono nelle loro vite.

Napolitano si dice "vicino" a quanti sono vittime di aggressioni e atti di discriminazione basata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere. Un report pubblicato da Arcigay parla di "anno nero dell'omofobia": tra maggio 2013 e maggio 2014, solo i casi raccontati dalla stampa sono 75, tra i quali quattro suicidi e due tentativi di suicidio, oltre a pestaggi, blitz vandalici, scritte, attacchi ai simboli o alle persone. Ed è solo la punta dell'iceberg. Il nostro Paese, fa sapere l'associazione Auser, è tra quelli con il più alto tasso di discriminazione in Europa in termini di politiche dei diritti lgbt: lo attesta l'ultimo studio dell'associazione Ilga Europe, che su 49 Paesi presi in analisi riserva all'Italia il 36.mo posto nel panorama europeo, con una percentuale di protezione dei diritti delle persone lgbt pari al 19%. Siamo sotto all'Albania (38%) e al Montenegro (27%). E questo nonostante l'opinione pubblica italiana stia maturando in fretta: secondo l'ultima ricerca del Pew Research Center, tra 39 paesi del mondo l'Italia è quello in cui il tasso di tolleranza e accettazione nei confronti dell'omosessualità cresce più rapidamente tra i nove europei analizzati.

Dunque, la società si muove più velocemente rispetto alla politica. E questo è emerso anche oggi, in una conferenza internazionale sul mondo lgbt ospitata, per la prima volta, alla Farnesina. Lo stesso ministro degli esteri, Federica Mogherini, in un messaggio si dice convinta che "sia necessaria un'assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, chiamate a fare scelte chiare e atti concreti conseguenti". Va oltre il sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova, che ha puntato il dito contro il "ritardo incomprensibile, o troppo comprensibile, sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e in particolare omosessuali, che pone l'Italia a notevole distanza dai principali Paesi europei". Anche la legge contro l'omofobia si è arenata in Parlamento, come hanno ricordato sia Della Vedova sia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ivan Scalfarotto che ne è l'autore. Una legge che la comunità gay italiana reclama a gran voce, insieme alla regolamentazione delle unioni tra persone dello stesso sesso: da Arcilesbica a Equality, da Gay center ad Arcigay a Gaynet, tutti esortano Parlamento e Governo a muoversi. Gaylib, l'associazione degli omosessuali di centrodestra, si rivolge invece ai candidati alle elezioni europee di quell'area, chiedendo di "portare l'Italia nella 'primavera' dei diritti civili".

Marco de Giorgi, direttore dell'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni che recentemente è stato al centro di polemiche per alcuni opuscoli divulgativi diretti alle scuole, chiede un dibattito pubblico "più sereno" e aggiunge: "perché tanto accanimento sul tema dell'omofobia? Forse si vuole che il tabù resti tabù". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza