Le popolazioni del Queensland, con
l'aiuto dei servizi di soccorso e dei militari, cominciano ad
affrontare gli enormi danni del ciclone Debbie che ieri
pomeriggio si è abbattuto sulla costa nordest del continente con
venti fino a 220 km l'ora e piogge torrenziali fino a 500 mm. I
residenti sono usciti stamattina dalle loro abitazioni ed hanno
trovato intere sezioni dei tetti sparse sul terreno, strade
bloccate da alberi e piloni della luce abbattuti e battelli
schiantati contro gli scogli. La perturbazione si dirige ora
verso l'interno con minore intensità ma causando estese
inondazioni ed esondazioni di fiumi.
Non si ha finora notizia di morti mentre i casi conosciuti di
feriti gravi sono ancora pochi, ma diverse comunità isolate
rimangono fuori contatto e il bilancio potrà salire, man mano
che i servizi di emergenza raggiungono le aree tagliate fuori.
Intanto sono stati tratti in salvo diversi automobilisti rimasti
intrappolati nelle acque alluvionali e due pescatori la cui
barca si era rovesciata.
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