Svolta nel Russiagate. Il procuratore Mueller mette a segno un altro grande risultato: l'ammissione di colpevolezza di Rick Gates, ex numero due della campagna di Trump, che ha dichiarato di essersi macchiato del reato di cospirazione e di aver mentito all'Fbi che indaga sulle interferenze russe sulle presidenziali Usa del 2016. Potrebbe essere un segnale che Gates collabora con gli investigatori per evitare molti anni di carcere. Sono ben 32 infatti i capi di accusa che pendono sulla sua testa, tra cui anche quelli di frode fiscale e di riciclaggio.
Mueller ha anche emesso nuovo capi di accusa verso due ex dirigenti della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort e Robert Gates. Nei 32 capi di accusa figurano anche quelli di frode fiscale e di frode bancaria. In particolare - riportano alcuni media americani - Manafort avrebbe riciclato 30 milioni di dollari.
Nelle 41 pagine del provvedimento di Mueller, Manafort e Gates tra il 2006 e il 2015 hanno agito come "agenti non registrati di un governo straniero e di partito politici stranieri". In particolare - si legge - del governo e del presidente dell'Ucraina. Un attivita' che avrebbe generato decine di milioni di dollari di reddito. In totale piu' di 75 milioni di dollari sarebbero transitati attraverso i loro conti offshore. Manafort con l'assistenza di Gates - si legge nei capi di accusa - ha riciclato piu' di 30 milioni di dollari, "reddito che e' stato nascosto al dipartimento del tesoro e al dipartimento di giustizia".
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