Hillary Clinton non si rassegna e
insiste: se ha perso contro tutti i pronostici le elezioni
presidenziali Usa a vantaggio di Donald Trump, è stata colpa
della "tempesta perfetta" causata dalle presunte interferenze di
Mosca sul voto e della decisione dell'Fbi di riaprire le
indagini sulle sue migliaia di e-mail cancellate.
L'ex first lady e candidata democratica alla Casa Bianca ne
ha parlato al Cheltenham Literature Festival, durante una visita
in Gran Bretagna, presentando il libro 'What Happened'. E ha
dedicato gran parte del suo intervento a Vladimir Putin, preso
di mira più dello stesso Trump. "Da quel che stiamo apprendendo,
le interferenze russe sulle elezioni sono state persino più
allarmanti (di quanto si dicesse)", ha tuonato, accusando Putin
di cercare di "mettere gli Americani gli uni contro gli altri",
di voler "spaccare l'Ue, spaccare la Nato, indebolire l'Alleanza
Atlantica e minare la democrazia occidentale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA