Donald Harvey, il serial
killer denominato "l'angelo della morte" per aver ucciso oltre
50 pazienti quando era aiuto infermiere in Ohio e in Kentucky, è
morto due giorni dopo essere stato aggredito e picchiato
in cella. Nessuna reazione di pietà da parte delle autorità e
dei familiari delle vittime: "forse il Signore gli ha dato
quello che si meritava", ha commentato Larry Bellamy, di
Louisville, Kentucky, genero di una delle vittime. Harvey aveva
confessato di aver cominciato ad uccidere nel 1970 all'ospedale
Marymount, in Kentucky, sostenendo che voleva tentare di mettere
fine alle sofferenze dei pazienti, molti dei quali erano malati
cronici. Per farlo li avvelenava, mettendo nei loro pasti
arsenico e cianuro. Altri sono morti soffocati, dopo che
lasciava finire le bombole di ossigeno da cui dipendeva la loro
sopravvivenza. Era stato scoperto dopo che durante un'autopsia
un medico aveva sentito l'odore del cianuro.
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