L'ex consigliere per la
sicurezza nazionale Michael Flynn negò durante un interrogatorio
con l'Fbi lo scorso mese di aver discusso delle sanzioni Usa a
Mosca con l'ambasciatore russo prima che Trump si insediasse,
contraddicendo il contenuto di intercettazioni telefoniche. Lo
riferisce il Washington Post citando ex e attuali dirigenti
americani.
Flynn rischia, non tanto per aver violato un oscuro statuto
del 1799 che vieta a privati cittadini di interferire nelle
dispute diplomatiche, quanto perché mentire all'Fbi è un reato.
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