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Lo stop di Trump alla difesa dei transgender

Lo stop di Trump alla difesa dei transgender

Governo rinuncia a sostenere linee Obama su uso bagni

NEW YORK, 13 febbraio 2017, 12:01

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Ugo Caltagirone)

Potrebbe essere l'inizio dell'offensiva di Donald Trump anche sul fronte dei progressi compiuti nell'era Obama nel campo dei diritti civili. La nuova amministrazione statunitense ha infatti deciso di non difendere piu' le linee guida emanate dal precedente governo contro le discriminazioni dei transgender nelle scuole.
    Si tratta in particolare delle indicazioni secondo cui ogni studente può usare bagni o spogliatoi non secondo il sesso di nascita ma secondo la propria identità di genere. Una rivoluzione per la quale Trump - come reso noto dal Dipartimento di giustizia - non ha piu' intenzione di battersi davanti alla giustizia. L'attuazione di tali linee guida è stata infatti bloccata a livello nazionale lo scorso agosto da una corte distrettuale del Texas, in seguito alla causa intentata da tredici stati Usa. E il caso - per iniziativa dell'amministrazione Obama - era finito presso la corte d'appello federale.
    Ma il nuovo governo non e' piu' interessato a portare avanti la battaglia. Si tratta di una delle primissime decisioni prese dal Dipartimento di giustizia da quando si e' insediato pochi giorni fa il controverso ministro Jeff Sessions, accusato da piu' parti di razzismo e di avere posizioni oltranziste non solo sui gay e i diritti dell'intera comunita' Lgbt, ma anche sugli immigrati. Il caso dei bagni per i transgender aveva suscitato feroci polemiche nei mesi scorsi soprattutto in North Carolina dove erano stati vietati, con una sollevazione a livello nazionale e decine di star dello spettacolo e dello sport e di aziende che decisero di boicottare lo stato in segno di protesta.
    Intanto non si placa la rabbia e la preoccupazione di milioni di immigrati irregolari per l'ondata di raid scatenata dall'amministrazione Trump in tutta America, con centinaia di arresti e rimpatri forzati. "La stretta sui criminali illegali e' semplicemente mantenere le promesse fatte in campagna elettorale", ha twittato il presidente americano: "Stiamo rimuovendo membri delle gang e trafficanti di droga". Anche se le associazioni per la difesa dei diritti degli immigrati parlano di tantissimi arresti ed espulsioni ingiustificati.
    Questo in attesa delle nuove mosse attese per la prossima settimana sul fronte della sicurezza nazionale: "C'e' stata una usurpazione del potere da parte dei giudici con la bocciatura del bando sui musulmani", attacca Stephen Miller, uno dei piu' stretti consiglieri di Donald Trump e per molti il vero artefice del controverso decreto. "Stiamo studiando diverse opzioni per ripristinarlo", ha confermato, con l'ipotesi principale che resta quella di una riscrittura del provvedimento e l'emanazione di un bando-bis.
   

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