La Apple sta considerando le possibili
opzioni legali contro la decisione del presidente Donald Trump
di sbarrare le porte degli Usa a sette Paesi a maggioranza
musulmana. Lo ha affermato il numero uno del gigante di
Cupertino, Tim Cook, senza entrare nei dettagli, ma precisando,
"vogliamo essere produttivi, e costruttivi".
In un'interista, riferisce il Wall Street Journal, Cook ha
sottolineato che "più di ogni altro Paese del mondo questo Paese
(gli Usa) è forte grazie al nostro background di immigrati e
alla nostra capacità come popolo di accogliere persone con ogni
tipo di retroterra. Questo è ciò che ci rende speciali".
Apple vende i suoi prodotti in oltre 180 Paesi e territori. E
di conseguenza, ha detto Cook, è più importante che mai che che
lo staff dell'azienda "assomigli al mondo" e questo, "ha reso
semplice la decisione di opporsi al bando" deciso da Trump.
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