Chelsea Manning, l'ex militare
dell'esercito americano condannata nel 2013 a 35 anni di
prigione per aver passato informazioni segrete a Wikileaks, ha
annunciato la fine dello sciopero della fame che aveva
intrapreso alcuni giorni fa perché l'esercito ha acconsentito a
fornirle l'intervento per il cambiamento di genere.
"Sono infinitamente sollevata dal fatto che l'esercito stia
finalmente facendo la cosa giusta. Mi congratulo con loro per
questo. E' tutto ciò che volevo, che mi lasciassero essere chi
sono", ha scritto Manning in una nota citata dalla Bbc.
Lo scorso 5 luglio Manning (che all'epoca dei fatti di
Wikileaks si chiamava Bradley) aveva tentato il suicidio,
denunciando di essere privata delle cure necessarie al suo
percorso per il cambiamento di sesso.
L'ok dell'esercito Usa è arrivato dopo che a luglio è stato
tolto il bando alle persone transgender nelle forze armate
americane. La nuova politica consente inoltre ai militari di
cambiare sesso anche quando sono in servizio.
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