Di fronte a un pubblico di
giornalisti e rappresentanti del mondo della cultura, dell'arte
e dell'economia francese, l'artista italiana Maria Cristina
Finucci ha svelato ieri sera a Parigi la sua ultima creazione,
il quadrittico intitolato "L'animo spinge a narrare di forme che
in corpi diversi mutano" appositamente realizzato per uno dei
saloni del prestigioso Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville,
storica sede dell'Ambasciata d'Italia a Parigi.
L'inaugurazione e l'installazione di questa opera d'arte si
inseriscono nel quadro di un ampio progetto, promosso
dall'Ambasciatrice d'Italia in Francia Emanuela D'Alessandro,
finalizzato a promuovere all'interno dell'Ambasciata le
eccellenze italiane della cultura, del design, dell'industria
creativa e del Made in Italy.
"Sono molto contenta - ha dichiarato l'Ambasciatrice - di
inaugurare l'ultima opera d'arte di Maria Cristina Finucci,
appositamente realizzata per l'Ambasciata. Attraverso
quest'opera - ha continuato l'Ambasciatrice - vogliamo
continuare a valorizzare le eccellenze del nostro Paese,
soprattutto nel campo della cultura, del design e dell'industria
creativa, arricchendo ulteriormente i locali dell'Ambasciata,
simbolo speciale dell'amicizia franco-italiana".
"L'animo spinge a narrare di forme che in corpi diversi
mutano"(Ovidio Le Metamorfosi I) è un'opera d'arte innovativa,
che si avvale anche dell'aiuto dell'intelligenza artificiale e
della realtà aumentata.
Tratta dalla installazione "Transmutation" presentata al
CYFEST 2023 a Yerevan, essa rappresenta la naturale prosecuzione
del ciclo di opere avviate da Maria Cristina Finucci oltre un
decennio fa con la fondazione dello Stato delle isole di
plastica, il "Garbage Patch State". Nel 2014, presso il Museo
MAXXI di Roma, in occasione dell'inaugurazione della prima
Ambasciata del Garbage Patch State, è stato redatto un
censimento di migliaia di oggetti di plastica diversi, destinati
ad essere scartati dopo l'uso e ad aggiungersi a quelli che
costituiscono le isole di plastica. Finucci ha utilizzato questo
archivio fotografico per simulare la loro metamorfosi,
frammentando le foto di questi oggetti e ricreando il processo
che realmente avviene dopo il loro abbandono. Gli oggetti
scartati che finiscono in mare trasportati dai fiumi, infatti,
nel corso del tempo, vengono distrutti in minuscoli frammenti e
non sono più riconoscibili, fino a raggiungere uno stato di
entropia. Ogni frammento, anche con l'ausilio dell'intelligenza
artificiale, è stato poi ricomposto e fuso insieme agli altri
per formare un'unica immagine dove non è più possibile
riconoscere le forme originali, poiché hanno subito una
metamorfosi in nuove forme ibride.
La domanda che Maria Cristina Finucci si pone ora è: cosa
prova un oggetto quando, dopo essere stato distrutto, aver
subito una metamorfosi e aver riacquistato forza, torna a far
parte del ciclo della vita e dell'universo? Come si sente
quando, dopo la sua morte apparente, risorge in una forma di
vita diversa? Rimane in sé un ricordo della sua vita precedente?
Con l'aiuto della realtà aumentata, è possibile recuperare la
memoria della loro vita precedente. Infatti, puntando uno
smartphone su un qualsiasi dei sedici riquadri che compongono
l'opera, emergerà l'immagine originale corrispondente.
Maria Cristina Finucci, architetto e artista, ha utilizzato
una vasta gamma di medium artistici fin dalla giovane età, tra
cui pittura, scultura, architettura, design e videoarte. Nel
2013, presso l'UNESCO, ha fondato il Garbage Patch State per
mettere in luce il grave problema della plastica nei mari. Tra
le sue molteplici installazioni di dimensioni monumentali, si
ricordano quelle a Parigi presso l'UNESCO nel 2013, a Venezia in
occasione della Biennale Arte nello stesso anno, a Roma presso
il Museo MAXXI nel 2014, a New York presso il Palazzo di Vetro
dell'ONU nel 2014, a Milano in occasione dell'EXPO 2015 presso
la Fondazione Bracco, a Parigi in occasione della COP 21 nel
2015, a Mozia nel 2016, a Roma presso il Foro Romano nel 2018 e
a Milano durante il Fuorisalone nel 2019. Finucci ha ricevuto
numerosi premi in Italia e il suo lavoro artistico è stato
esposto in prestigiose istituzioni come la Biennale di Shenzen,
la collezione di arte contemporanea del Quirinale, la Camera dei
Deputati, la Fondazione Bracco, la collezione Farnesina e molte
altre. Nel febbraio 2019 è stata insignita del titolo di Grande
Ufficiale dell'Ordine di Merito della Repubblica Italiana.
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