Più di 150 esponenti del mondo della
finanza, delle imprese e delle istituzioni di Singapore si sono
riuniti all'evento 'SACE Meets Singapore', organizzato questo 9
maggio a Singapore in collaborazione con l'ambasciata italiana
da SACE, il gruppo assicurativo-finanziario partecipato dal
ministero dell'Economia e delle Finanze specializzato nel
sostegno alla crescita delle imprese italiane, dentro e fuori i
confini nazionali.
Obiettivo dell'incontro - si legge in una nota dell'ambasciata -
promuovere l'interscambio e le relazioni di business tra Italia
e Singapore facendo conoscere il ruolo di facilitazione e
supporto al business che SACE può giocare in questa direzione
con soluzioni assicurative e finanziarie, servizi di
accompagnamento, formazione e business matching.
È stato infatti inaugurato il nuovo ufficio di SACE a
Singapore, che insieme a quello di Ho Chi Minh City lanciato due
giorni fa in collaborazione con l'ambasciata e il consolato
italiano in Vietnam, aprirà nuove vie e aumenterà le opportunità
di crescita per le imprese del Made in Italy nel Sudest
asiatico. Speakers a 'SACE Meets Singapore' - moderato da
Fabrizio Ceccarelli, head of SACE Singapore & Southeast Asia -
l'ambasciatore italiano a Singapore Dante Brandi, l'ambasciatore
italiano in Malesia Massimo Rustico, Michal Ron, chief
International Business Officer di SACE e Aditya Renjen, Treasury
& Investor Relations Ofi.
Particolare focus è stato dato al programma Push Strategy,
attraverso il quale SACE fornisce a grandi imprese e governi
esteri l'accesso a finanziamenti a medio-lungo termine garantiti
da SACE, con l'obiettivo di finanziarne i piani di investimento
e di crescita. Parte integrante e fondamentale dell'accordo di
garanzia è l'impegno a valutare le forniture Made in Italy per
la realizzazione dei propri piani di investimento. Un impegno
facilitato da una serie di incontri di business matching,
organizzati da SACE in collaborazione con le associazioni
imprenditoriali e gli enti del sistema Paese, tra le Pmi
italiane interessate ad accreditarsi come fornitori e i team
procurement delle controparti estere beneficiarie delle linee di
finanziamento. Una collaborazione che offre alle controparti
estere non solo un sostanziale vantaggio finanziario ma anche
l'opportunità di espandere la propria rete con fornitori di alta
qualità, supportando l'offerta Made in Italy.
Rientra in questo ambito, ad esempio, l'operazione da 500
milioni recentemente al fianco di Olam Food Ingredients (Ofi),
gruppo leader mondiale nel comparto degli ingredienti per il
food&beverage: un'operazione del valore di circa 500 milioni di
euro destinata a sostenere da un lato la filiera della
torrefazione in Italia, garantendo l'importazione di caffè crudo
di qualità, e dall'altro nuove opportunità di export.
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