Estetica e armonia tra forme e
materiali, funzionalità che coniuga bellezza con utilità,
comfort con design, la sapienza artigiana con l'innovazione, la
sostenibilità e l'inclusività. Sono i valori che fanno della
Natuzzi il brand per antonomasia del lifestyle italiano. A
raccontarli, ripercorrendo la sua traiettoria partita da un
piccolo laboratorio pugliese nel 1959, capace di creare un
impero nel settore del mobile, quotato dal 1993 alla Borsa di
New York, è stato ieri sera il presidente del gruppo e
fondatore Pasquale Natuzzi, entusiasmando la platea di giovani e
aspiranti designer alla Central de Diseño nel complesso del
Matadero di Madrid. In veste di ambasciatore dell'eccellenza
italiana in Spagna, nominato per l'evento-mostra organizzato
dall'Ambasciata d'Italia a Madrid per l'ottava edizione
dell'Italian Design Day, la giornata voluta dal ministero degli
Esteri per la promozione del design italiano nel mondo, come ha
evidenziato il consigliere economico dell'ambasciata, Roberto
Nocella nel dare il benvenuto. Una vetrina internazionale anche
in vista del prossimo Salone del Mobile di Milano ha aggiunto
Nocella, nel ringraziare la Central de Disegno, diretta da
Christel Coolen, per la collaborazione,
"Missione" e "passione per il bello", sono due delle parole
più ripetute da Pasquale Natuzzi per raccontare l'esperienza che
lo ha portato dagli inizi, quando a 13 anni vendeva latte, a
creare la sua prima impresa a soli 19 anni, diventata in 65 anni
leader globale, con una rete distributiva di 600 stores in 120
Paesi e 5 continenti, riferimento in Norda America, Cina e
mercati emergenti. Mantenendo intatti, al suoi 84 anni,
l'entusiasmo e la capacità di "sognare, credere, realizzare" e
di rafforzarsi davanti ai problemi, che è poi la ricetta del
suo successo.
"Con la Spagna ho sempre avuto un rapporto speciale da quando
aprii i primi negozi 30 anni fa", ha ricordato l'ambasciatore
del Made in Italy. Che "ha messo a sedere gli americani, poiché
1 divano su 5 venduti negli Stati Uniti ha il suo marchio", come
ha osservato la giornalista Anatxu Zabalbeascoa nel colloquio
con Natuzzi.
Assieme a Pasquale Junior Natuzzi, creative director e
stilista del brand - il terzo figlio della famiglia dedicata
all'azienda - il patriarca ha descritto "l'esplorazione
stilistica sui materiali, le forme e i colori". Così come
"l'arricchente contaminazione esterna intorno all'idea centrale
di comunità", radicata nella Puglia natale, "con architetti e
designer di fama internazionale perché esprimano al meglio la
loro creatività nelle collaborazioni con Natuzzi". "E' l'ultimo
capitolo di un progetto corale, The circle of harmony, iniziato
nel 2020, che si potrebbe sintetizzare come l'armonia nel lavoro
di squadra", ha rilevato Pasquale Junior.
La storia di un'eccellenza italiana alla ricerca "del bello e
dell'armonia" che, nelle parole di Pasquale Natuzzi senior, è
"una storia di amore per l'artigianato". "Ricordate che il bello
rende felici" e che "le passioni sono fondamentali", il
messaggio alla platea entusiasta del fondatore del brand, per il
quale il maggiore successo è "essere riuscito a trasmettere
l'amore per il lavoro di squadra ben fatto".
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