Due conferenze all'Istituto Italiano
di Cultura di New York sono in programma, il 13 e il 14 maggio
prossimi, su "Vitruvio e Palladio. Conversazioni di Archeologia
e Architettura". Relatori sono l'architetta María Cristina
Dawson e l'archeologo e storico dell'arte greca e romana
Gabriele Romano.
La prima conferenza, lunedì 13 maggio, si concentra su Marco
Vitruvio Pollione, architetto e ingegnere romano del I secolo
a.C., considerato il più importante teorico dell'architettura di
tutta l'antichità grazie alla scrittura e alla conservazione del
suo trattato De Architectura. Nella sua opera Vitruvio evidenzia
i tre principi fondamentali per l'architettura: firmitas,
utilitas, venustas. Per questo la sua opera ha avuto
un'influenza notevole sull'architettura occidentale per secoli.
Nel secondo incontro, la conversazione sarà incentrata
sull'architettura di Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di
Pietro della Gondola, l'analisi delle sue opere e il loro
rapporto con il contesto. La ricerca ripercorre l'opera del
grande architetto veneto, nato a Padova nel 1508, mettendo in
evidenza come i riferimenti classici vengono recuperati,
reinterpretati e declinati in chiave innovativa in base a un
paradigma per cui il progetto deve considerare la peculiarità
del luogo, della natura circostante e della cultura del
territorio.
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