La più influente autorità politica
sciita irachena, il Grand Ayatollah Ali Sistani ha oggi accusato
esplicitamente le forze di sicurezza irachene di essere
responsabili delle violenze che la settimana scorsa hanno
sconvolto il centro e il sud dell'Iraq e che hanno causato la
morte di oltre 100 persone nel quadro delle proteste popolari
contro il carovita e la corruzione. Lo riferiscono media
panarabi e iracheni, citando un discorso di un rappresentante di
Sistani durante la predica del venerdì di preghiera islamica
nella città santa di Karbala, a sud di Baghdad.
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