Il premier iracheno Haidar al Abadi
è giunto oggi a Bassora, porto nel sud del paese e teatro nei
giorni scorsi di sanguinosi disordini scaturiti dalla
repressione governativa di proteste popolari contro il carovita
e la corruzione. La città, dove sono morte 15 persone
nell'ultima settimana, è pattugliata da agenti delle forze
speciali giunti da Baghdad. La città intanto, capoluogo di una
regione ricca di petrolio e che si apre sul Golfo, è tornata a
una calma surreale.
I principali palazzi istituzionali sono stati assaltati e
dati alle fiamme, così come il consolato iraniano di Bassora è
stato incendiato e in parte danneggiato, causando tensione
diplomatica col vicino Iran. Anche le sedi dei partiti-milizia
filo-iraniani sono state attaccate.
Le proteste erano cominciate a giugno per la scarsità dei
servizi essenziali - acqua potabile, elettricità - provvisti
dalle autorità locali. Ma sono scoppiate con maggior violenza la
settimana scorsa.
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