Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato questo pomeriggio a Istanbul al comizio conclusivo della campagna elettorale presidenziale di Muharrem Ince, candidato del socialdemocratico Chp nel voto anticipato di domani in Turchia. "Domani si cambia", ha promesso ai suoi elettori, che hanno affollato l'area di Maltepe, sulla sponda asiatica della metropoli sul Bosforo. Il traffico nella zona è rimasto completamente bloccato e la gente ha continuato a defluire per molte ore dopo la fine del comizio. Ince è il candidato più accreditato a sfidare il capo dello Stato uscente Recep Tayyip Erdogan in un eventuale ballottaggio l'8 luglio, se domani nessuno supererà la soglia della maggioranza assoluta. Secondo diversi sondaggi, il gradimento di Erdogan oscilla intorno al 50% e la partita per un eventuale secondo turno potrebbe essere incerta fino alla fine.
"Abbiamo preso misure a prova di bomba" contro eventuali brogli. Lo ha detto il capo dello stato uscente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, in uno dei comizi finali della sua campagna elettorale, tenuto oggi a Istanbul, alla vigilia del voto presidenziale e parlamentare anticipato di domani. Il leader del partito conservatore islamico Akp ha così risposto al suo sfidante, Muharrem Ince, che ha minacciato di accamparsi davanti alla sede della Commissione elettorale centrale ad Ankara per vegliare sul rischio di manipolazioni nelle urne. Secondo Erdogan, si tratterebbe di una "ammissione di sconfitta" ancor prima del voto. Per garantire la regolarità delle operazioni, ai seggi saranno impegnati oltre 500 mila rappresentanti di lista e osservatori indipendenti. Ai suoi sostenitori, Erdogan ha quindi chiesto un mandato forte per restare alla guida del Paese con i nuovi poteri esecutivi, che verranno attribuiti al presidente in virtù delle modifiche costituzionali introdotte dal contestato referendum dello scorso anno.
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