Sarà restaurato grazie allo sforzo congiunto dell'Unesco e delle autorità irachene lo storico minareto pendente della Grande Moschea di Mosul, città nel nord dell'Iraq, diventata famosa perché dal suo pulpito marmoreo il leader dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, aveva fatto nel 2014 la sua prima e - finora - unica apparizione, annunciando la nascita del 'Califfato' tra Iraq e Siria. Mosul era stata la 'capitale' dell'Isis dal 2014 a quest'anno, fino quando nei mesi scorsi è stata conquistata dalle truppe governative irachene e dalle milizie vicine all'Iran col sostegno della Coalizione anti-Isis a guida americana. L'annuncio dell'avvio del restauro del minareto semi-distrutto è stato dato oggi da un membro della giunta comunale di Mosul, Hussam al Abbar, secondo cui "l'Unesco supervisionerà i lavori di restauro del minareto" della moschea, risalente all'epoca medievale e conosciuta anche come Moschea Nuri.
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