(ANSAmed) - ROMA, 20 NOV - Malnutrizione che colpisce il 40%
dei rifugiati, accesso limitato all'acqua, ai servizi sanitari e
educativi, ma soprattutto una continua riduzione dei fondi
destinati al sostegno dei Saharawi che da 40 anni vivono nei
campi profughi allestiti in Algeria. Mezzaluna Rossa Saharawi e
Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, ong italiana
attiva nel campo della cooperazione, lanciano un appello per
accendere i riflettori su questa emergenza umanitaria.
I tassi di mortalità infantile e materna sono elevati,
l'anemia è diffusa e oltre alla mancanza di cibo ad allarmare è
anche l'insorgenza di nuove malattie. Per esempio la celiachia,
che colpisce il 6% dei circa 150 mila profughi saharawi.
A preoccupare, viene detto, ''è soprattutto la continua
riduzione di finanziamenti, passati da 12 milioni agli attuali 8
milioni di euro a favore dei profughi saharawi.
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