Anche i primi soccorritori e
'cittadini-giornalisti' arrivati sul luogo della strage di Khan
Sheikhun sono "rimasti intossicati e ricoverati". Lo riferiscono
gli attivisti locali anti-governativi di Idlib.
Un testimone racconta di essere arrivato 3 ore dopo
l'attacco: "I corpi erano ovunque, non credo l'ospedale fosse
preparato per una situazione del genere. Sono andato via,
nessuno poteva rimanere, i caccia sorvolavano ancora l'aerea e
avevamo paura arrivasse un altro bombardamento", ha raccontato
il giovane Ibrahim, citato dai media arabi.
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