(ANSAmed) - GAZA/TEL AVIV, 20 MAR - Nella disastrata Gaza,
dove la povertà è di casa e dove negli ospedali si respira
sconforto, c'è un giovane che malgrado tutto crede fermamente
nella terapia del sorriso. Si chiama Abdallah Abushaban, ha 23
anni, si è appena laureato in giornalismo, ma a causa della
disoccupazione dilagante si adatta a svolgere lavori
occasionali. Lo si può dunque incontrare nelle corsie
dell'ospedale Rantisi, 'armato' di una fisarmonica, di un
ombrello, di palloncini colorati e di fischietti. Tutto per
strappare un sorriso ai bambini più malati.
Il suo obiettivo è diventare clown professionista: ma nella
Striscia nessuno gli sa insegnare quel mestiere così insolito.
Allora Abdallah si è messo in spalla lo zainetto (dove conserva
i trucchi del mestiere) ed è andato in Israele a incontrare i
colleghi che si danno da fare per far ridere i bambini
gravemente ammalati. Anche Abdallah da bambino era stato
ricoverato in Israele per un tumore che gli impediva di
respirare. Operato, riacquistò la gioia di vivere.
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