Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccise palestinese, soldato fa appello

Uccise palestinese, soldato fa appello

In primo grado è stato condannato a 18 mesi di carcere

01 marzo 2017, 14:11

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

(ANSAmed) - TEL AVIV, 01 MAR - Il soldato Elor Azaria ha deciso di ricorrere in appello contro la condanna emessa il mese scorso dal Tribunale militare di Tel Aviv a 18 mesi di carcere per omicidio colposo, avendo egli ucciso un assalitore palestinese che giaceva a terra gravemente ferito. Lo ha riferito radio Gerusalemme. Secondo i media, tre dei suoi avvocati difensori - che ritenevano ormai preferibile per Azaria l'ingresso in carcere e l'immediata richiesta di una grazia - si sono dissociati dalla decisione e hanno dato le dimissioni. Azaria sarà dunque rappresentato in appello dall'avvocato Yoram Sheftel, un legale molto noto in Israele per essere riuscito nel 1993 ad annullare la condanna a morte di Ivan Demianyuk, un ucraino ritenuto essere stato un aguzzino del campo di sterminio di Treblinka. Sheftel riuscì ad ottenere per lui l'assoluzione col beneficio del dubbio e la estradizione negli Stati Uniti, dove si ricongiunse con i familiari.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza