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Onu, 750.000 civili ancora ostaggio dell'Isis a Mosul

Onu, 750.000 civili ancora ostaggio dell'Isis a Mosul

Coordinatore in Iraq denuncia gravi carenze di cibo e generi di prima necessità

24 gennaio 2017, 23:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Un abitante di Mosul © ANSA/EPA

Un abitante di Mosul © ANSA/EPA
Un abitante di Mosul © ANSA/EPA

Nonostante l'avanzata delle forze irachene e degli alleati, "750.000 civili vivono sotto il giogo dell'Isis a Mosul". Lo stimano l'Onu e diverse organizzazioni umanitarie. Il coordinatore umanitario dell'Onu in Iraq, Lise Grande, sottolinea le gravi carenze di cibo e generi di prima necessità, con i prezzi arrivati alle stelle, e molti costretti a dare fuoco a quello che hanno per riscaldarsi.

Le forze governative hanno annunciato ieri che Mosul est, la parte orientale della città separata dal resto del centro urbano dal fiume Tigri, è ora "completamente liberata dall'Isis", dopo tre mesi di offensiva militare. Il comando delle operazioni di Baghdad ha anche annunciato l'imminente inizio della battaglia per Mosul ovest.

"Speriamo che venga fatto di tutto per proteggere le centinaia di migliaia di persone che vivono dall'altra parte del fiume", ha scritto Lisa Grande nel comunicato firmato da una ventina tra organizzazioni umanitarie internazionali e locali. Mosul, un tempo la seconda città del paese, era stata conquistata dall'Isis nel giugno 2014 e da allora era stata eletta di fatto a capitale del 'califfato'.

 

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