Circa millecinquecento civili
iracheni sono stati costretti a ricorrere a cure mediche per
difficoltà respiratorie causate dai fumi tossici sprigionati dai
pozzi di petrolio incendiati dall'Isis in fuga dalla regione di
Mosul e dai gas provenienti dall'incendio della fabbrica di
zolfo a sud della roccaforte jihadista. Lo afferma l'ufficio
dell'Onu per il coordinamento umanitario in un comunicato citato
dai media panarabi e in cui si precisa che 1,500 persone sono
state esposte ai fumi tossici in ben 14 diverse località
nell'hinterland di Mosul coinvolto nell'offensiva governativa e
curda avviata il 17 ottobre scorso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA