"E' l'unico paese al mondo in cui
è necessaria una legge per costruire una chiesa". "La religione
dell'Egitto è l'Islam, secondo la costituzione, e la fonte del
diritto principale è la Sharia (legge coranica)". Tra questi due
punti di vista contrapposti, rispettivamente dei coopti e dei
musulmani salafiti, si snoda un intenso dibattito dopo la
recente approvazione di una legge sulla costruzione e la
ristrutturazione delle chiese in Egitto. L'argomento è di grande
delicatezza nel momento in cui il regime del presidente Abdel
Fattah El Sisi è impegnato a elaborare misure economiche che
colpiranno anche i redditi più bassi ma anche a combattere il
terrorismo esterno e interno. E la regolamentazione precedente
della questione risale all'impero ottomano.
Su oltre 90 milioni di abitanti i cristiani sono una
minoranza: poco più del 10%, cioè poco più di 10 milioni di
persone che lamentano di avere soltanto 2.690 chiese, cioè una
ogni 5.500 persone, rispetto alle oltre 100mila moschee diffuse
in Egitto.
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