(ANSAmed) - BAGHDAD, 30 MAG - I leader tribali di Falluja, la
città irachena che le forze lealiste irachene stanno cercando di
strappare all'Isis, hanno raggiunto un accordo per impedire
"vendette" una volta che i jihadisti saranno stati scacciati. Lo
ha detto oggi il sindaco, Sadun Al Shalaan, ribadendo le
preoccupazioni per possibili vendette di miliziani sciiti,
sostenuti dall'Iran, contro la maggioranza della popolazione
sunnita, accusata in parte di essersi schierata con l'Isis.
Secondo Shalaan, l'accordo prevede che "non ci saranno vendette
e ogni sospettato (di collaborazionismo) verrà deferito alle
Corti di giustizia". Da parte sua, Hadi al Amery, uno dei leader
delle milizie di volontari sciiti filo-iraniane che hanno
collaborato all'accerchiamento di Falluja, ha detto che queste
forze hanno accettato di non entrare in città, lasciando il
compito all'esercito e alle formazioni tribali sunnite. In
passato in località tolte all'isis sono state denunciate
atrocità commesse da miliziani sciiti contro civili sunniti.
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