La polizia israeliana ha
raccomandato alla magistratura di "incriminare" Sara Netanyahu,
moglie del primo ministro Benyamin, per alcune "irregolarità"
nella gestione delle residenze del premier a Gerusalemme e a
Cesarea. Lo sostengono la Radio Militare e Haaretz che lo
desumono dalle conclusioni finali della polizia al termine delle
indagini avviate nel 2015 dall'Unità speciale 433 che si occupa
di frodi. L'inchiesta - basata anche sulle accuse rivolte in un
altro procedimento contro la coppia Netanyahu dall'ex impiegato
Meni Naftali - riguarda, secondo le stesse fonti, sia l'impiego
dell'elettricista Avi Fahima in una delle residenze del premier,
sia la questione dei rimborsi delle bottiglie riciclate, sia
l'acquisto di forniture da giardino. La polizia ha quindi
sostenuto - secondo la Radio Militare e Haaretz - che ci sono
"prove sufficienti" per "incriminare" oltre a Sara Netanyahu
anche Avi Fahima ed Ezra Saidoff, vice direttore delle
operazioni nell'ufficio del premier.
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