Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha
adottato all'unanimità una risoluzione sull'assistenza medica in
guerra in cui si ribadisce che le unità medico-sanitarie devono
essere rispettate e protette, così come il personale umanitario
che svolge funzioni mediche, i mezzi di trasporto, le strutture,
i feriti e i malati. Un documento co-sponsorizzato anche
dall'Italia, a cui si è lavorato dopo gli attacchi aerei in
Siria che hanno distrutto l'ultimo ospedale nel distretto in
mano ai ribelli, ad Aleppo, uccidendo decine di pazienti e
almeno tre medici. "Gli attacchi intenzionali agli ospedali sono
un crimine di guerra": ha detto il segretario generale dell'Onu,
Ban Ki-moon, dopo il voto in Consiglio di Sicurezza, ricordando
che oltre 730 membri del personale medico sono stati uccisi
dall'inizio della guerra in Siria. "Questo Consiglio deve fare
qualcosa in più che condannare questi attacchi, deve usare la
sua influenza per porvi fine". "Anche le guerre hanno delle
regole, è il momento di rispettarle", ha aggiunto.
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